Archivio Perrone 1871-1945
L’Archivio, costituito da 2.358 unità e dichiarato di notevole interesse storico nel 1982, documenta le vicende famigliari e l’attività imprenditoriale di Ferdinando Maria, Mario e Pio Perrone.
Nato a Torino nel 1847, Ferdinando Maria Perrone nel 1873 entra in rapporto con l’economista Luigi Luzzatti e svolge attività pubblicistica e politica. Nel marzo 1876 sposa Cleonice Omati (1857–1935), nascono Pio (1876–1952) e Mario (1878–1968). Nel 1884 si trasferisce in Argentina dove si afferma come imprenditore e rappresentante dell’Ansaldo, società di cui diverrà proprietario nel 1904. Alla sua morte, avvenuta a Genova nel 1908, i figli ne continueranno l’attività imprenditoriale.
Attraverso un intenso processo di integrazione verticale e grazie alla congiuntura bellica, l’Ansaldo dei Perrone nel 1918 raggiunge la sua massima espansione con un capitale sociale di 500 milioni di lire arrivando ad impiegare circa 40.000 addetti.
Nel 1921, con le dimissioni dall’Ansaldo, i Perrone cessano ogni impegno in campo industriale proseguendo invece l’attività editoriale.
L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico il 10/9/1979.
Archivio Perrone, Pio, Cleonice, Mario e Ferdinando Maria Perrone; Genova, 1900
Archivio Perrone, lettera di Luigi Arnaldo Vassallo “Gandolin”, direttore de «Il Secolo XIX» per Ferdinando Maria Perrone; Genova, 9 ottobre 1903
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
C.F. e P.Iva 03861620106