Eventi e news
- Il Fondo Cavo Una storia di Resistenza e Libertà
- UNA RETE IN VIAGGIO. Storie, idee, progetti | IV Edizione 2025
- Berrettina Spekerin. Una combattente comunista per la libertà
- Il capitano che trasportava gli emigranti. Francesco Gerolamo Ansaldo, 1857-1926
- SIGNORE E SIGNORI... L’ANDREA DORIA!
- Ritorno all’800: un viaggio attraverso gli archivi
- Cari Amici di Fondazione Ansaldo
- Con LIA il digitale apre le porte degli archivi di Leonardo
- Visite in mostra!

In occasione dell’80esimo Anniversario della Liberazione, Fondazione Ansaldo ha pubblicato on-line, sulla piattaforma Archimondi, le preziose sequenze filmiche del Fondo Cavo, ceduto in comodato dal sig. Giuseppe Cavo Visconti, su interessamento dell’Associazione Memoria della Benedicta.
I film pubblicati mostrano sequenze inedite legate all’eccidio della Benedicta: scene di vita partigiana, il giorno della Liberazione di Voltaggio e i funerali dei caduti a Serravalle, Voltaggio e Bosio. L’eccidio della Benedicta, avvenuto tra il 6 e l’11 aprile del 1944, «è un episodio multiforme e complesso, che non può essere circoscritto al solo fatto militare e all’episodio tragico dell’eccidio, in quanto racchiude in sé significati più vasti e profondi che è fondamentale tramandare alle generazioni future». Gruppo di studio – Associazione Memoria della Benedicta.
FONDO CAVO, 1920 - 1972
Il fondo Cavo, acquisito tra il 2009 e il 2011 dal sig. Giuseppe Cavo per il tramite dell’Associazione “Memoria della Benedicta”, è composto da 115 film.
Giuseppe Cavo Visconti (1908 - 1980) fin da giovane dimostrò un grande interesse per la fotografia e per la cinematografia e si cimentò, pur da autodidatta, nella realizzazione di film amatoriali e di fotografie degli avvenimenti più diversi della vita nella zona di Voltaggio, dove era nato.
Fu vicino al movimento della Resistenza partigiana e nei locali della trattoria di famiglia - la trattoria “Visconti” - avvenne la resa dei tedeschi di stanza a Voltaggio. Tale atto consentì il recupero di alcuni camion di armi che furono portate a Genova e servirono ai partigiani liguri per liberare la città.
Grazie alla passione dimostrata per l’arte cinematografica, fu contattato dal regista Carlo Lizzani che gli offrì di collaborare alla realizzazione del film Achtung! Banditi! I numerosi filmati da lui realizzati, di contenuto assai diversificato, costituiscono un’importante testimonianza della vita e della storia dell’Appennino ligure-piemontese e, prima di essere ceduti a Fondazione Ansaldo, sono stati conservati dalla Associazione “Memoria della Benedicta”.
L’Associazione “Memoria della Benedicta” è la trasformazione avvenuta nel novembre 2003 del Comitato del 1999 per il recupero e la valorizzazione della Benedicta, sorto per iniziativa del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia di Alessandria, dell’ANPI, dei Comuni di Bosio e Ovada, dell’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria, della Comunità Montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese, del Parco Capanne di Marcarolo e dell’Associazione Amici della Colma. L’Associazione “Memoria della Benedicta” si propone di valorizzare e far conoscere la storia delle valli attorno alla Benedicta e quella dei partigiani caduti nell’eccidio dell’aprile 1944, divenuti l’emblema della Resistenza delle popolazioni dell’Appennino ligure-piemontese al nazifascismo.
Ad oggi sono stati processati e resi disponibili 97 film.

10 maggio 2025, ore 10.30
FOTOGRAFIA E LAVORO. LUOGHI E FORME DEL LAVORO
Genova, Fondazione Ansaldo, Corso F.M. Perrone 118
Fondazione Ansaldo ospita la terza e ultima tappa del ciclo di incontri organizzato da Rete Fotografia, un momento di confronto tra archivisti ed esperti di fotografia.
Rete Fotografia da quattro anni porta avanti il format Una rete in viaggio. Storie, idee, progetti che racchiude un programma di appuntamenti che unisce istituzioni, archivi fotografici e professionisti in un dialogo vivo e stimolante. Il tema scelto per il 2025 è Fotografia e lavoro declinato in tre appuntamenti che esplorano il ruolo del medium fotografico nella documentazione e nella narrazione di persone, professioni, prodotti e luoghi legati al mondo del lavoro. Un viaggio tra immagini e storie che raccontano l’evoluzione delle professioni e il loro impatto sulla società. Un’opportunità unica per intrecciare i patrimoni fotografici, incentivare il dialogo tra gli archivi e valorizzare la fotografia come strumento di memoria e cultura.
Il primo appuntamento si è svolto il 21 marzo presso Fondazione Dalmine, con il titolo Persone e professioni. Ha visto la partecipazione dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) Regione Lombardia, Fondazione CDEC, Fondazione Dalmine e la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste. Seguito, l’8 aprile, dall’incontro Prodotti e Comunicazione presso la Fondazione Pirelli di Milano dove sono intervenute Fondazione Fiera Milano, Fondazione Pirelli e Fondazione 3M.
Il ciclo d’incontri si concluderà a Genova sabato 10 maggio alle ore 10.30, presso la sede di Fondazione Ansaldo dove si discuterà di Luoghi e Forme del lavoro: un approfondimento sui luoghi del lavoro, dalle fabbriche agli uffici, e sulle loro evoluzioni, documentate attraverso lo sguardo dei fotografi e il valore storico degli archivi.
Introduce e Modera: Fabrizio Trisoglio, Presidente di Rete Fotografia
Intervengono: Lucia Simona Pacchierotti, Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala; Giorgio Bigatti, Fondazione ISEC; Federica Miotti, Fondazione AEM; Pietro Repetto, Fondazione Ansaldo; Roberta Basano, Museo Nazionale del Cinema di Torino; Isabella Colonnello, Fotografa.
Ingresso gratuito con obbligo di prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’11 aprile alle ore 17.30, nell'ambito di Genova e l’800, Fondazione Ansaldo propone la presentazione del libro «Il capitano che trasportava gli emigranti. Francesco Gerolamo Ansaldo, 1857-1926» a cura di Luca Lo Basso, professore ordinario di Storia moderna del DiSPI dell’Università di Genova.
Il libro racconta la vita straordinaria di Francesco Gerolamo Ansaldo (1857-1926), capitano marittimo genovese, testimone diretto della grande emigrazione italiana verso le Americhe tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Attraverso le sue lettere, i diari e un’autobiografia parziale, emerge il ritratto di un uomo che, dal ponte di comando dei piroscafi, ha osservato il mondo e ne ha raccontato le trasformazioni.
Il volume è basato prevalentemente sul materiale d’archivio, lasciato dalla famiglia a Fondazione Ansaldo, che si compone di numerosi documenti quali: l'autobiografia parziale, circa 300 lettere alla moglie e ai figli, diari di bordo e personali, appunti e molto altro ancora. Un prezioso patrimonio che ha permesso di ricostruire con grande fedeltà la storia di un uomo e del mondo marittimo dell’epoca.
Programma
Ore 16.30 à visita guidata alla scoperta dell’Archivio familiare Ansaldo, con focus specifico sui documenti originali del Capitano Francesco Gerolamo Ansaldo
Ore 17.30 à presentazione del libro «Il capitano che trasportava gli emigranti. Francesco Gerolamo Ansaldo, 1857-1926». Interverranno l’autore, Luca Lo Basso professore ordinario di Storia moderna del DiSPI dell’Università di Genova, Claudia Cerioli, responsabile Archivi storici Fondazione Ansaldo e Paolo Calcagno, professore ordinario di Storia moderna del DAFIST dell’Università di Genova.
Informazioni
Ingresso gratuito
11 aprile, ore 16.30 – 18.30
Fondazione Ansaldo, Corso F. M. Perrone 118
Obbligo di prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì 24 aprile alle ore 17.30, nell’ambito degli incontri organizzati dal Teatro Nazionale di Genova per dell’80° Anniversario della Liberazione, Fondazione Ansaldo propone la proiezione del docufilm «Berrettina Spekerin. Una combattente comunista per la libertà» che, attraverso la documentazione fotografica e cartacea degli archivi di Fondazione Diesse e di Fondazione Ansaldo, svela la storia di Emilia Belviso (1898-1985): militante comunista, partigiana antifascista in Italia e Francia e volontaria nella Guerra Civile Spagnola, dove lavorò come radio trasmettitrice per Radio Barcellona con il nome di battaglia di “Berrettina Spekerin”.
Durante l’evento, che si terrà presso la sede della Fondazione, la seicentesca Villa Cattaneo dell’Olmo, interverranno Alessandro Lombardo, autore, e Ugo Roffi, regista. L’ingresso è gratuito, con obbligo di prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il documentario, della durata di 30 minuti, si articola in due parti:
Nella prima la voce di Milena Lanzetta accompagna lo spettatore nella lettura di una rielaborazione di un testo biografico di Emilia che ripercorre alcune delle vicende più importanti della sua vita. Dalla fuga in Francia, perché perseguitata dalla Ovra per la sua appartenenza al Partito Comunista, al suo successivo impegno nelle Brigate Internazionali come “voce” di Radio Barcellona. E ancora, dal suo ferimento in Spagna, a seguito di un bombardamento nel 1938, all’intensa attività contro i nazisti fino a quando, nello stesso anno, viene scoperta ed è costretta a ripiegare su Nizza dove farà parte del CILN della regione delle Alpi e parteciperà attivamente alla lotta di Liberazione. Sarà anche responsabile dell’UDI – Unione Donne Italiane della regione.
Nella seconda parte del documentario, invece, vengono mostrate le testimonianze di alcuni compagni e compagne di partito che l’hanno conosciuta quando, a guerra finita, lavorava nella segreteria della Federazione del PCI di Genova (1950-1980): Mario Margini, Maria Grazia Danieli e Silvano Bozzo. Attraverso i loro ricordi viene ricostruito il periodo successivo alla Liberazione e delineato il carattere di Emilia, donna appassionata e generosa che ha sempre anteposto l’interesse collettivo a quello personale.
Nel 1985, alla sua morte, lascia quel poco che ha al Partito. Fortunatamente, come tanti uomini e donne della sua generazione, ha raccolto e tenuto, anche a rischio della vita, tanti scritti e documenti che oggi hanno contribuito a raccontare la sua storia. Il documentario, prodotto nel 2024 dalla Fondazione Diesse, è un omaggio ad Emilia e alle tante donne che con coraggio e abnegazione hanno combattuto per la libertà perché convinte “di avere fatto solo il loro dovere”. Il docufilm è nato da un’idea di Ubaldo Benvenuti, Luca Borzani, Alessandro Lombardo, Mario Margini, con regia di Ugo Roffi. I testi, a cura di Alessandro Lombardo, sono stati elaborati da una memoria autobiografica di Emilia Belviso mentre le interviste sono state realizzate da Ludovica Schiaroli. Il coordinamento e organizzazione è di Mario Tullo e le ricerche di archivio e la digitalizzazione è a cura di Francesco Ferrari.
Un’idea di Ubaldo Benvenuti, Luca Borzani, Alessandro Lombardo e Mario Margini
Regia: Ugo Roffi
Produzione: Fondazione Diesse
Testi: Alessandro Lombardo
Interviste: Ludovica Schiaroli
Ricerche di archivio e digitalizzazione: Francesco Ferrari
Coordinamento e organizzazione: Mario Tullo
La voce di Emilia è di Milena Lanzetta
Informazioni
Ingresso gratuito
26 aprile, ore 17.30
Fondazione Ansaldo, Corso F. M. Perrone 118
Obbligo di prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oggi, giovedì 27 marzo alle ore 16.00 verrà inaugurata Signore e signori... l’Andrea Doria! una mostra di fotografie inedite dell’elegante Signora del mare a cura di Maurizio Dante. L’esposizione, ad ingresso gratuito, sarà visitabile dal 28 al 30 marzo 2025, dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 18.30 presso il Centro Culturale Pegliese, Lungomare di Pegli 24F.
L’iniziativa è organizzata dalla Proloco di Pegli e gode del patrocinio del Comune di Genova, del Municipio VII di Ponente e di Fondazione Ansaldo. All’inaugurazione prenderanno parte Mauro Avvenente, assessore alle Manutenzioni, Decoro urbano e Centri storici del Comune di Genova, Claudia Cerioli, responsabile degli Archivi storici di Fondazione Ansaldo, Andrea Murdock Alpini, esploratore e ricercatore subacqueo, e Flavio Testi, associato NavLab – Laboratorio di Storia Marittima e Navale – DISPI-DAFIST Università di Genova.
Durante l’evento inaugurale sarà presentato un filmato inedito del relitto dell’Andrea Doria, realizzato durante l’ultima ricognizione internazionale Un Lembo di Patria organizzata da PHY Diving Equipment. Pe la prima volta a Genova saranno mostrate anche le riprese subacquee del relitto della prua dello M/S Stockholm, la nave svedese che entrò in collisione con l’Andrea Doria la notte del 25 luglio 1956, accompagnate anche da alcuni video storici provenienti dagli archivi di Fondazione Ansaldo.
L’Andrea Doria, o anche conosciuta come l’elegante Signora del mare, è uno dei transatlantici italiani più belli mai costruiti. Eterna nella memoria collettiva, nonostante la sua tragica fine, suscita ancora oggi ammirazione e meraviglia. La sua storia sarà raccontata nella mostra Signore e signori… l’Andrea Doria! attraverso fotografie inedite che ripercorrono la vita del maestoso transatlantico dalla posa della prima trave, alla prova motori, fino all’allestimento e ai grandi viaggi per mare. Tutte le immagini esposte sono raccolte all’interno di due album fotografici di proprietà di Maurizio Dante, collezionista e appassionato del mondo navale che dichiara:
"La passione per il mare ed il mondo delle navi trasmessami da mio padre mi ha portato, nel tempo, a collezionare fotografie e cimeli inerenti i transatlantici del ‘900. Considerato il discreto successo avuto nel 2021 nell' organizzare a Genova Pegli una mostra a tema con una affluenza di ca. 3.000 persone in 5 giorni, con la collaborazione della Pro Loco di Pegli ho voluto continuare a valorizzare il territorio dove vivo allestendo una mostra fotografica inedita sul transatlantico Andrea Doria, portando così a conoscenza la cittadinanza pegliese di uno dei più importanti simboli che hanno fatto la storia della marineria italiana"
L’Andrea Doria
La turbonave Andrea Doria è un simbolo dell’Italia nel mondo e il suo mito trascende il tempo e il luogo in cui è stata creata: Genova. La lussuosa nave passeggeri che percorreva a metà degli anni Cinquanta la “rotta del Sole”, giace oggigiorno affondata ad una profondità prossima agli ottanta metri. È il fondale dell’Oceano Atlantico, al largo dei Banchi di Nantucket, ad averla accolta per sempre nel suo abbraccio. Immergersi sul suo relitto è un’impresa ambita dai migliori subacquei al mondo. Forti correnti marine, la presenza di squali, la grande distanza dall’ultimo avamposto umano dell’isola dei balenieri di Nantucket, oltre quaranta miglia, rendono l’immersione sfidante e pericolosa. L’ammiraglia della Marina Mercantile italiana è affondata una notte di nebbia, in seguito alla collisione con la rompighiaccio svedese M/S Stockholm. La mattina del 26 luglio 1956 alle ore 10:15 la nave termina la sua vita di superficie e inizia ad inabissarsi. Da allora l’Andrea Doria è divenuta un mito. La storia della nave ma anche del relitto continua ad affascinare intere generazioni. A bordo del Doria, in prima classe, hanno viaggiato importanti politici come Mr. Marshall, l’uomo del famoso Piano di ricostruzione, ma anche star del cinema come Spencer Tracy, Orson Wells e la diva italiana Anna Magnani o l’italico attore comico Alberto Sordi. Negli anni Cinquanta tutti volevano viaggiare a bordo dell’Andrea Doria, dai passeggeri di terza classe alla più ricca borghesia del tempo. Chiunque voleva vivere il privilegio di compiere l’attraversata atlantica a bordo della più bella nave il mondo abbia mai avuto. Tutti volevano vivere l’esperienza di salire a bordo del mito.
Raccolta Maurizio Dante
Maurizio Dante negli anni ha raccolto molti materiali che sono andati a creare una propria collezione privata. Si tratta di documentazione cartacea e fotografica relativa alla cantieristica italiana e alla navigazione passeggeri prodotta prevalentemente dalle società Ansaldo e dalle società Navigazione Generale Italiana e Italia di Navigazione nel corso del Novecento. Molti dei materiali appartenenti alla collezione sono stati digitalizzati da Fondazione Ansaldo, che li ha messi a disposizione del pubblico attraverso Archimondi, la piattaforma per la consultazione on-line dei documenti archivistici digitalizzati di Fondazione Ansaldo. I materiali sono tutt’ora conservati dal sig. Dante.
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
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