Si tratta di un’iniziativa di carattere sperimentale sviluppata tra il maggio 1983 e l’ottobre 1984 volta ad integrare il patrimonio scritto e iconografico con una raccolta di testimonianze orali, estesa a una fascia la più larga possibile di posizioni gerarchiche e professionali presenti nell’impresa. Sono state realizzate 8 interviste per un totale di circa 18 ore di registrazione a operai e tecnici in forza all’Ansaldo nel periodo della guerra 1915–1918.
INTERVISTA N. 1 del 14/5/1983 – Mario Battistelli
E’ assunto nello stabilimento Meccanico Ansaldo il 2/1/1915 in qualità di apprendista tornitore nel Reparto Piccola Torneria.
Trasferito al Reparto Utensileria in seguito all’occupazione delle fabbriche, è dimissionario nel 1922.
Lavora per otto anni in piccola officine dell’area di Sampierdarena e rientra nel giugno 1930 nuovamente nel Reparto Piccola Torneria Ansaldo in qualità di alesatore, dove resta fino al maggio 1936.Nel 1934 si iscrive al Partito Comunista Italiano svolgendo attività di propaganda comunista e antifascista soprattutto nel centro cittadino e facendo parte, in seguito, della Brigata Bellucci.
Nel 1936 passa ai Cantieri del Tirreno (Cantiere di Genova) lavorando soprattutto a bordo delle navi; questa attività lo impegnerà fino al 1952. Nel marzo 1945 passa da gappista a partigiano a Sannazzaro de Burgundi in provincia di Pavia; torna a Genova il 5 maggio 1945. Riprende il lavoro nei Cantieri del Tirreno dove svolge anche (dal 1945 al 1952) attività sindacale e politica quale segretario della Commissione Interna e responsabile del partito. Dal 1952 al 1956 lavora come alesatore in una piccola officina del Porto di Genova, la “Guarnieri”.
Alla data dell’intervista (14/5/1983) risiede a Sampierdarena. Pensionato, ricopre la carica di Presidente della Sezione di Sampierdarena dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia).
INTERVISTA N. 2 dell’ 11/7/1983 – Vittorio Patagonale
Vittorio Patagonale nasce a Morasco (GE) l’8/9/1901.
Viene assunto nel 1913 al Cantiere Navale Ansaldo di Sestri Ponente e il 20/6/1923, dopo il servizio militare, è nuovamente assunto dall’Ansaldo presso lo Stabilimento Meccanico come manovale. L’1/6/1924 passa aiuto bottoniere ed il 16/12/1925 diventa aggiustatore. Il 7/1/1932 lavora alle Officine Montaggio nel Porto di Genova. Nel 1962 è pensionato dopo lunghi anni passati come caporeparto nello Stabilimento Meccanico. Alla data dell’intervista (11/7/1983) vive con la moglie a Genova.
INTERVISTA N. 3 del 24/10/1983 – Luigi Ghiglione
Luigi Ghiglione di Francesco e Barabino Giuseppina nasce a Pontedecimo (GE) il 7/11/1902.
Secondogenito di un falegname, dopo gli anni di scuola elementare lavora come garzone dal 9/8/1915 al 12/5/1916 presso la Fabbrica Serrature Perrino di Pontedecimo e dal 2/6/1916 al 10/11/1917 presso l’Industria Meccanica Ligure sempre di Pontedecimo (già ditta Candelo Simone). Nel novembre 1917 viene assunto come aggiustatore nel Reparto Attrezzisti dello Stabilimento Artiglierie Ansaldo; è dimissionario nel novembre 1918. Dal 29/11/1918 al 13/9/1922 lavora come aggiustatore nella Ferriera Fratelli Bruzzo di Bolzaneto. Nel 1922 inizia a lavorare nel mobilificio paterno del quale assumerà in seguito la conduzione e la proprietà. Alla data dell’intervista (24/10/1983) si occupa insieme al figlio del mobilificio e abita a Genova-Pontedecimo.
INTERVISTA N. 4 del 17/11/1983 – Primo Curti
Primo Curti nasce a Sampierdarena nel 1905.
Figlio di un piccolo negoziante, entra quasi dodicenne nel Reparto Medie Artiglierie Ansaldo con la qualifica di fattorino alle dipendenze del caporeparto De Martini; dopo dieci mesi passa come aiuto aggiustatore; viene licenziato dopo sei mesi. Lavora quindi nell’Officina Toriani di S.Martino (Sampierdarena) dove si impratichisce in lavori di fonderia.
Dopo il servizio militare svolto tra il 1924 e il 1925 lavora in diversi stabilimenti per approdare, intorno al 1940, nella Carpenteria dello Stabilimento Meccanico Ansaldo dove lavorerà come imbragatore fino al 1965. Pensionato, senza figli, alla data dell’intervista (17/11/1983) vive con la moglie a Sampierdarena.
INTERVISTA N. 5 del 12/12/1983 – Carlo Argeri
Carlo Argeri nasce nel 1904 a Gaiba di Rovigo; nel 1906 il padre, abile nel lavorare la canapa, si trasferisce a Genova con la famiglia per impiegarsi presso la Corderia Nazionale.
Garzone di parrucchiere, nel 1915 all’età di 11 anni viene assunto come fattorino di portineria dallo Stabilimento Fonderie e Acciaierie Ansaldo; successivamente lavora come fattorino del direttore Federico Giolitti a Villa Brignole. Dal 1920 al 1924 lavora nel Reparto Torneria prima come allievo tornitore e poi come tornitore. Dal 6/3/1924 al 6/9/1926 svolge servizio militare in Marina. Appena congedato viene assunto dallo Stabilimento Artiglierie Ansaldo come caposquadra. Nel 1953 è dimissionario e si dedica ad attività commerciali.
Alla data dell’intervista (12/12/1983) risiede a Sampierdarena.
INTERVISTA N. 6 del 15/10/1983 – Giovanna Pallanzone
Giovanna Pallanzone nasce il 13/12/1893 a Cartosio in provincia di Alessandria. Nel 1909 si trasferisce a Genova presso parenti. Nel 1917, anno della morte del padre, è assunta nello Stabilimento della Fiumara dove viene impiegata nella produzione delle granate. Nel primi mesi del 1919 si sposa e si congeda dall’Ansaldo; casalinga, rimane vedova nel gennaio 1983. Alla data dell’intervista (15/10/1983) vive con il figlio a Genova Pontedecimo.
INTERVISTA N. 7 del 18/6/1984 – Alpinolo Montanesi
Alpinolo Montanesi nasce a Terni nel 1906. Il padre, contre-maitre alla società Terni, viene assunto nel 1910 dallo Stabilimento Acciaierie e Fonderie Ansaldo.
Nel 1918, quasi dodicenne, viene anch’egli assunto – in qualità di tiraporte – dalle Acciaierie Ansaldo dove, nel 1953, raggiungerà la qualifica di contre-maitre.
Cesserà il suo rapporto di lavoro nel 1967. Alla data dell’intervista (18/6/1984) vive con la moglie a Sampierdarena.
INTERVISTA N. 8 dell’ 11/10/1984 – Attilio Profumo
Attilio Profumo nasce a Sampierdarena il 18/1/1899.
Figlio di un falegname, dopo aver frequentato la scuola fino alla IV elementare entra, nel 1915, nello Stabilimento Meccanico Ansaldo di Sampierdarena dove lavora agli affusti da 105.
Fante e prigioniero di guerra resta nell’esercito sino al 1920. Dopo aver svolto diversi lavori, rientra nel 1925 nello Stabilimento Meccanico come aggiustatore, occupandosi di motori.
Terminerà la sua attività lavorativa nel 1960 in qualità di caposquadra. Al momento dell’intervista (11/10/1984) è ospite dell’Istituto S.Raffaele di Coronata.