Realizzata presso la Fondazione Ansaldo.

Giorgio Boratto nasce a Genova nel 1946. Dopo il corso alla scuola professionale di grafica, si specializza in litografia, qualifica con la quale trova la prima occupazione nell'azienda grafica "AGIS - Stringa" che, tra gli altri testi, pubblicava il periodico "Lo scolaro". Con lo stesso ruolo, nel 1976, venne assunto dal quotidiano genovese "Il Secolo XIX", prima temporaneamente, come addetto nel turno di notte della rotativa, e successivamente con contratto a tempo pieno. Tale assunzione rappresentò per Boratto un salto di qualità soprattutto in termini retributivi e di sicurezza del posto di lavoro. Sono questi gli anni di intensa trasformazione tecnologica del lavoro tipografico e del passaggio dal sistema 'a piombo' a quello 'fotoelettronico'; dalla pubblicazione monocromatica al colore, dettagli tecnici che Boratto descrive nei particolari. Nel 1996, con trent'anni di anzianità, e grazie ai provvedimenti della legge 416/1981 sull'editoria, accetta l'offerta di prepensionamento. Dopo la pensione, conseguita in così giovane età, frequenta un corso di ceramica a Genova e ad Albisola e comincia a realizzare diverse piccole sculture, contemporaneamente svolge un'intensa attività di promotore culturale sia con presentazione di libri, recensioni letterarie e iniziative quali il Cafè Philo e mostre per pittori. Nel frattempo collabora a diversi webmagazine e gestisce un proprio blog.