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Fondazione Ansaldo per l’edizione 2021, #generazioni, sceglie l’Archivio “Giovanni Battista Ansaldo”, archivio familiare che racconta di quattro generazioni di esponenti della famiglia Ansaldo, ognuno dei quali ha dato un particolare contributo alla storia di Genova e non solo:

-      Giovanni Ansaldo (1819 – 1859), fondatore nel 1853 dell’omonima società industriale, professore universitario, ingegnere e architetto, intellettuale tout court. A lui si deve l’apertura alla metà dell’Ottocento della prima scuola serale per la formazione delle maestranze operaie a Genova, un’iniziativa di formazione specialistica su ampia scala.

-          Francesco Gerolamo Ansaldo (1857 – 1926), figlio di Giovanni, capitano di lungo corso tra la fine dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento sui bastimenti della Navigazione Generale Italiana. Vive la transizione tra la navigazione a vela e quella a vapore, compiendo lunghi viaggi a vela verso l’estremo Oriente e moltissime traversate verso le Americhe con i piroscafi. Attraverso i suoi diari di bordo, i suoi disegni e appunti personali è possibile compiere un viaggio nel viaggio, rivivendo attraverso le sue parole e suoi disegni ambientazioni ed emozioni.

-          Giovanni Ansaldo (1895 – 1969), prolifico scrittore e giornalista. Appartenente alla destra liberale e moderata, scrisse per molte testate giornalistiche come “Il Lavoro”, “La Rivoluzione liberale”, il “Telegrafo”, il “Mattino” e su altri quotidiani e periodici dell’epoca. Dopo la caduta del regime fascista si dimise da direttore del «Telegrafo» e si arruolò volontario nel costituendo esercito di Badoglio. Nel settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e rinchiuso in campo di prigionia per quasi due anni. Vicende personali e professionali diventano nella documentazione dell’Ansaldo giornalista un tutt’uno inscindibile; particolarmente interessante la corrispondenza con le più grandi firme del panorama intellettuale dell’epoca, quali Ungaretti, Montale, Montanelli, Sbarbaro, Papini e altri.

-          Giovanni Battista Ansaldo (1936– 2016), impiegato presso le Pubbliche Relazioni Italsider e archivista per vocazione. A lui va il merito di aver raccolto ed ordinato con meticolosa precisione oltre un secolo di documenti, carte e immagini famigliari. Sebbene lui non compaia mai nella documentazione come soggetto attore, la sua presenza è costante e pervasiva: suo l’ordinamento dell’archivio e le molte annotazioni presenti sui documenti che guidano e aiutano gli archinauti di oggi ad orientarsi nelle centinaia di migliaia di carte di cui è costituito l’archivio.   

A esporlo in un video sono Claudia Cerioli, Responsabile degli Archivi Storici della Fondazione, con oltre 20 anni di esperienza, e Davide Trabucco, studente della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Genova. Il progetto vuole essere un’operazione di conoscenza storica e di memoria, ma soprattutto vuole creare un dialogo, una trasmissione di esperienze e una commistione di linguaggi tra differenti generazioni.

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