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Tutto è pronto ad Arcola per le celebrazioni del centenario della morte del pilota arcolano Mario Gordesco: tutte le autorità civili e militari si ritroveranno venerdì 15 luglio alle ore 9.30 nel piazzale antistante la Pieve dei Santi Stefano e Margherita a Baccano, per procedere a piedi verso il cimitero nel quale riposa il pilota, qui verrà scoperta una targa commemorativa presso la cappella nella quale è sepolto. A seguire tutti sono invitati presso la Sala Pentagona nel Centro storico di Arcola per l’inaugurazione delle due mostre a lui dedicate, curate rispettivamente dall’Asssociazione aeronautica Ladispoli Cerveteri e dall’ufficio cultura del comune di Arcola. All’interno della sala sarà allestito uno spazio interamente dedicato alla prima guerra mondiale, a cura di Antonio Cannas del piccolo museo della Grande Guerra.
Ferrarin e Masiero durante il raid aereo Roma - Tokyo 1920
All’evento saranno presenti autorità militari del 17° stormo dell’aeroporto di Furbara (intitolato a Mario Gordesco), della base aeronautica di Cadimare e di Luni Mare, delle associazioni aeronautica di Ladispoli e della Spezia e una rappresentanza della Fondazione Ansaldo di Genova che ha provveduto al restauro di uno dei velivoli che avevano partecipato al raid Roma - Tokyo, nel quale, il 13 maggio del 1920, il pilota arcolano perse la vita. Uno spirito avventuroso e intraprendente, divenuto negli anni uno degli assi dell’aviazione italiana, un vero e proprio pioniere del volo acrobatico e promotore dell’istituzione di una scuola per piloti da caccia, della quale diventerà comandante alla fine del mese di marzo del 1918 nell’aeroporto di Furbara (comune di Cerveteri). Nonostante la fama e il successo, non perse lo spirito generoso, allegro e incline allo scherzo e il legame con la sua terra natia. Durante una premiazione in Grecia, con l’originalità che lo aveva sempre contraddistinto disse: «Dovrei rispondere in francese ma Voi Signori capite l’italiano e quindi vi parlo come so: in arcolano.»
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