10 luglio
Il tempo dell’Ansaldo
Di Fabrizio Fabbri
Di Fabrizio Fabbri
Sono in Ansaldo Energia da poco più di un anno, un tempo che può essere visto in due modi, come sostenevano i greci: il tempo effettivo, il Chronos, fatto di 365 giorni, un tempo relativamente breve, se per esempio, lo compariamo con gli oltre 170 anni di questa azienda; o il tempo percepito, il Kairos, che per me è stato un tempo denso, fatto di sensazioni particolari, durante il quale ho avuto modo di vivere, affrontare e gestire momenti di cambiamento davvero importanti.
Seppur scontato, è ragionevole dire che i tempi attuali ci fanno vivere a un’altra velocità e gestire una quantità di dati, eventi e informazioni che solo trent’anni fa non erano nemmeno immaginabili. Per me questo anno di Ansaldo Energia è stato esattamente così: rapido – se ripenso al primo giorno in cui ho varcato i cancelli di questa azienda – ma, contestualmente, ricco di esperienze, di fatti, di episodi, di persone.
Nella mia vita professionale Ansaldo è sempre stata presente: lavorando nel settore energetico da oltre trent’anni anni, ho sempre avuto chiara l’immagine di Ansaldo come di un’eccellenza italiana fortemente legata al suo territorio e alle sue persone, ma con una grande capacità di raggiungere, con il suo spirito e la sua attitudine, ogni parte del mondo in cui ci fosse necessità di produrre energia affidabile. Non credo sia un caso che Ansaldo abbia in Genova le sue radici e, proprio come i genovesi, in ogni occasione abbia avuto la forza e le competenze per portare il suo ingegno in ogni parte del mondo.
Questo spirito è la parte più nobile e più importante di Ansaldo, uno spirito che è rimasto negli anni, pur adattandosi ai cambiamenti della storia, dell’industria e del mercato.
È uno spirito che affonda le sue radici in una storia dove l’esperienza, le abilità, l’imprenditorialità dei singoli si sono unite per dare vita a una realtà che ha garantito e continua a garantire lo sviluppo e la crescita delle sue attività, della sua comunità e delle competenze industriali del Paese. È importante che guardiamo al passato con riconoscenza per chi ha posto le basi di questa impresa e ci sentiamo orgogliosi di essere parte di questa storia che deve continuare, con la nostra responsabilità, nel futuro.
La cultura industriale italiana è una fonte di ricchezza e di crescita immensa, da cui ancora oggi dobbiamo prendere spunto per migliorare e continuare a crescere. Dopo pochissimi giorni dal mio insediamento in Ansaldo Energia ho avuto il piacere di conoscere e visitare Fondazione Ansaldo.
Quando sono entrato in quelle sale e ho potuto fare esperienza diretta di quanto lo spirito imprenditoriale italiano (Ansaldo, ma non solo) ha realizzato, comprendendo la quantità di storia che la Fondazione racchiude nei suoi archivi, ammetto di esserne stato travolto. Travolto da una tale ricchezza di storia, di esperienze, di persone, di vita, di idee del singolo che diventano opportunità per l’intera comunità.
Vedere “prodotti” quali il Rex (un esempio per tutti) e pensare alle maestranze che ci hanno lavorato, a chi lo ha progettato, a chi ha scelto di correre un rischio imprenditoriale così alto, non può e non deve lasciare indifferenti. Le foto in bianco e nero che accompagnano le narrazioni, quei singoli volti dei lavoratori, gli strumenti e le attività che svolgono racchiudono un percorso verso la tecnologia e l’innovazione da cui non possiamo prescindere. Se noi oggi ci siamo, lo dobbiamo a tutti loro.
Per questo per me Fondazione Ansaldo è un luogo prezioso, che ho piacere a far conoscere – ogni qualvolta sia possibile – a clienti, fornitori, istituzioni, in particolar modo stranieri. Ma mi piace moltissimo anche lavorare in Fondazione con i colleghi, gli Ansaldini, per ricordarci come la nostra storia – qui così ben conservata e valorizzata – debba essere il volano per il nostro successo futuro. Non è un caso che abbiamo scelto di definire tra queste mura insieme a un nutrito gruppo di colleghi i nostri valori, la nostra mission, la nostra vision. Perché quello che siamo e che saremo parte da chi siamo stati.
Solo con la solidità del nostro passato che possiamo essere pronti a guardare al futuro con tutta la nostra energia.
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
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