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Indiani
Dal resoconto di viaggio alle Indie a bordo del brigantino a palo Adelina, 1877 - 1878
Belli poi sono i neri, credo veri indios.
Alti ed aitanti di persona, di colorito nerastro o nerissimo, di forme perfette, secchi e robusti.
Dall'aspetto ardito, naso aquilino, bocca piccola, labbra regolari, occhi neri sormontati da sopracciglia rette e grosse.
Ecco il nero che si atteggia innanzi a te con leggiadria, con civetteria, ti svolge quella lunga e inanellata capigliatura d’ebano che tante nostre signorine invidierebbero, facendo sfolgorare ora il bianco, ora il nero, di due occhi grandi e vivi.
E’ più bello l’indios, come è preferibile a certi biondi europei.
Come è elegante, svelto, simpatico. Veste perlopiù di bianco che vieppiù fa risaltare la sua nera e lucente pelle.
Quasi tutti poi hanno una bolla bianca ed una riga azzurra tra le due sopracciglia che deve essere il distintivo di qualche loro setta, ed esercitano perlopiù i mestieri carrettieri, vetturini, tabaccai, policeman, eccetera.
E i vecchi indiani sono pure assai imponenti sembrano conservare tutta l’arditezza della gioventù unita alla gravità dell’età senile. Che bianche barbe e che occhi sfolgoranti…mi apparivano quali capi di antiche tribù indiane, giudici e bramini venerandi.
La loro presenza mi incuteva rispetto.
Le donne hanno i medesimi tratti caratteristici degli uomini ma sono più piccole e grasse. Portano pendenti al naso e alle orecchie, e vestono grandi scialli e sottane che lasciano solo vedere qualche nera e tonda spalla.
Gli indiani portano perlopiù i capelli rasati fino a mezzo il cranio, riunendo il resto di dietro in un ciuffetto, altri poi li lasciano ondeggiare liberamente portano turbanti e credo siano Maomettani.
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