#Storiedaraccontare
I viaggi verso Levante di Capitan Fravega
Tra le rotte più battute da Francesco Gerolamo Ansaldo, aka Capitan Fravega, dal cognome di Antonio Fravega, il nostromo del brigantino a palo “Cerruti” sul quale si era imbarcato giovanissimo all’età di quattordici anni nel 1871, vi era la cosiddetta Rotta del Te che dai porti inglesi conduceva sino alla Cina. I bastimenti non caricavano soltanto te, ma anche spezie, sete e altri beni di lusso.
Fin dagli inizi del 1700 Canton, ricca e frenetica città alla foce del Fiume delle Perle, di poco a Nord Ovest di Hong Kong, era stata il fulcro del commercio del tè. Le navi europee e americane arrivavano in porto solo per sei mesi all’anno. Il tè veniva prodotto principalmente nel Fujian da marzo a maggio e poi trasportato via fiumi o canali dai coolies fino a raggiungere il porto di Canton. Se il tè sopravviveva allo strano viaggio sarebbe arrivato in porto fra settembre e ottobre. A questo punto il carico arrivava nelle stive delle navi europee e da lì partiva per il Vecchio Continente che era già inverno.
Il viaggio vero e proprio però doveva ancora iniziare perché il carico aveva davanti a sé ancora sei - otto mesi di navigazione in acque pericolose. Quando il tè raggiungeva il porto di Londra erano passati dai 12 ai 18 mesi dal giorno della sua raccolta.
Dopo il trattato di Nanchino del 1842, al termine della Prima Guerra dell’Oppio, che liberalizzava altri porti cinesi oltre a quello di Canton, gli Occidentali scoprirono altri porti più comodi dove il tè arrivava prima e questo permetteva alle navi di partire in estate senza dover aspettare l’inverno.
Con l’avvento dei primi piroscafi a vapore, e soprattutto con l’apertura del Canale di Suez, i tempi di percorrenza si riducono notevolmente.
Dall’ottobre 1892 all’ottobre 1893 Francesco Gerolamo Ansaldo è impegnato solo su questa rotta che effettua più volte a bordo del piroscafo Bormida. Da Genova a Cardiff e Anversa (dove veniva caricato soprattutto carbone), da Anversa a Gibilterra e da lì in navigazione nel Mediterraneo fino a Port Said e Suez. Superato il canale il primo scalo era ad Aden, sulle coste yemenite, e poi Karachi sulle coste del Pakistan e da lì verso Bombay. La navigazione proseguiva lungo le coste indiane per poi avventurarsi nel Golfo del Bengala e nello Stretto di Malacca. Dopo gli scali di Penang e Singapore, il viaggio proseguiva verso la destinazione finale di Hong Kong, dove la nave sostava per una decina di giorni, per poi intraprendere il viaggio di ritorno verso il Vecchio Continente.
Tra andata e ritorno, compresi gli scali e le soste, la navigazione lungo la Rotta del Te arrivava a durare complessivamente circa 7 mesi.
Rotte di F.G.A. 1893 - piroscafo Bormida
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
C.F. e P.Iva 03861620106