Lo scorso inverno nostro zio Andrea Costa ci ha comunicato che Fondazione Ansaldo avrebbe intitolato un’aula di villa Cattaneo dell’Olmo, dove ha sede la Fondazione, a nostro padre, Piero Costa. L’emozione è stata tanta: papà ha sempre lavorato nella Costa come ingegnere navale seguendo tutta la parte tecnica e vivendo anche personalmente le evoluzioni dell’Azienda e, una volta che fu venduta alla Carnival nel 1997, volle mantenerne il ricordo occupandosi dell’Archivio storico di famiglia affinché non venisse disperso e per farne riconoscere il valore storico, perché legato ad un periodo che si è evoluto nell’arco di  più di 50 anni e che tanto ha rappresentato anche la città di Genova.

Gran parte del materiale che riguardava il settore navale, oleario, tessile, alberghiero era già stato donato alla Fondazione nel 2010, mentre rimaneva ancora custodito in un ufficio del grattacielo di Piazza Dante a Genova il materiale storico significativo di quello che era stata l’attività armatoriale della famiglia.

Nostro padre decise infatti di dedicarsi con passione a catalogare tutto ciò che apparteneva alla storia delle sue diverse Aziende (coadiuvato in questo lavoro da Michele Bogliano e dall’Ing. Scotto), dalle  opere d'arte presenti sulle navi, alle locandine pubblicitarie sia delle crociere che dell'Olio e del Tessile che si erano evolute  seguendo le mode dei tempi; dai piccoli gadget, come la famosa ciminiera gialla con la “C”, che venivano regalati a bordo come premi durante i vari giochi/tornei, ai menu dei ristoranti che, con le loro copertine sempre diverse, rappresentavano via via l’evoluzione della moda e il cambiamento di uno stile sempre più raffinato.

Fondazione Ansaldo, nelle figure di Lorenzo Fiori e Claudia Cerioli, ha organizzato sabato 8 giugno scorso anche la presentazione dei modelli restaurati delle due  navi, la Federico C. e l’ Eugenio C. in scala 1:50 donati alla Fondazione dalla famiglia Costa e, in questa occasione, alla presenza di vari esponenti della famiglia, ci è stata consegnata la targa intitolata a nostro padre e che è stata posta nell’aula a lui dedicata.

Riteniamo che la Fondazione sia un’ottima destinazione per questi oggetti “impegnativi” per la loro grandezza (sono lunghi più di 3 metri) e, ne siamo sicure, rimarranno sempre ben inseriti in questo prestigioso contesto e disponibili per poter essere visibili anche al pubblico. Nostro padre riteneva importante che le generazioni future avessero una testimonianza tangibile di quello che la Famiglia e la Ditta hanno rappresentato per Genova e non solo. Credo che questa frase che mi ha mandato mia cugina Bernadette rappresenti perfettamente l'idea di papà... "Non per nostalgia del passato, ma per valorizzare il lavoro di chi ci ha preceduto, capire meglio il presente e avere nuove idee per il futuro".

A Fondazione Ansaldo e a chi ci lavora va il nostro sentito ringraziamento.